Memorie fotografiche

Luoghi, riti religiosi, bellezze, usanze contadine e i segni del passaggio della grande storia in una piccola comunità. Tutto questo, e anche qualcosa in più, è contenuto in una piccola pubblicazione della Pro Loco del Comune di Morgano.

Memorie fotografiche di Morgano è il titolo del volumetto che racchiude un estratto dell’archivio di fotografie d’epoca raccolto nel corso del progetto del Servizio civile nazionale 2006/2007 e curato dalla volontaria Rebecca Bovone. Un anno di lavoro che è servito a costruire un archivio digitale di oltre 700 immagini, messe a disposizione da 37 famiglie, oltre che dalle parrocchie e dalla Biblioteca comunale.

Un lavoro che valorizza a pieno la vocazione della nostra associazione e che ha avuto una grande risposta da parte della comunità. Certo questo è anche un punto di partenza, perché il numero di immagini raccolto è solo una piccola parte del giacimento conservato nelle case, e confidando nella collaborazione di tutti i cittadini, la Pro Loco intende proseguire nel progetto per restituire agli abitanti di Morgano questo patrimonio.

Volume disponibile presso la nostra sede.

Ultime Storie

Il volume, a cura di Serena Busatto, presenta un affresco senza nostalgia del mondo contadino che fu, attraverso la voce e la memoria di chi l’ha vissuto. Il libro, pubblicato il collaborazione con l’Istresco di Treviso, è frutto del progetto di Servizio Civile Nazionale 2007/2008 svolto all’interno della Pro Loco di Morgano.

La guerra, il lavoro duro nei campi, in fornace e alla filanda, la pesca, i riti religiosi, la condizione delle donne e i momenti di relax: sono gli elementi di un prezioso affresco orale edito dalla Pro Loco del Comune di Morgano con il titolo Ultime Storie – Racconti di vita da Morgano, a cura di Serena Busatto.

Il senso di quanto emerge da questo lavoro di raccolta identitaria è ben espresso da Livio Vanzetto nella prefazione del volume: “Senza nulla concedere al “folclore di celebrazioni astoriche del passato”, un gruppo di cittadini della Pro Loco di Morgano ha voluto recuperare alcuni frammenti della storia della propria comunità valorizzando i ricordi dei più anziani. Ne è uscito un affresco che, da un punto di vista contenutistico, non ha nulla a che vedere con le solite nostalgiche rievocazioni venate di rimpianto per le antiche atmosfere e i perduti valori”.

Volume disponibile presso la nostra sede.

Magnar de na volta

Ricette e racconti si mescolano in questa raccolta di testimonianze che ci restituisce un affresco delle tavole e delle “vite” intorno al focolare dei nostri nonni.

Il libro, pubblicato in collaborazione con l’Istresco di Treviso, è frutto del progetto di Servizio Civile Nazionale 2008/2009 svolto all’interno della Pro Loco di Morgano da Alberto Mazzucco.

Vi compaiono specialità gastronomiche povere, come radicchio condito con l’onto, rane fritte, sangue cotto, o pietanze “mitiche” come tetina o coradèa, oggi precipitate nell’universo degli scarti, ma fino a qualche decennio fa saporito espediente per mettere insieme il pranzo con la cena. E non si buttava via nulla.

Lo conferma lo storico Emanuele Bellò nella prefazione al volume “Il legame fra alimentazione e struttura sociale emerge chiaramente da questa ricerca che recuperando ricordi, testimonianze, documenti sparsi e frammentari ci restituisce uno spaccato di vita paesana non lontano nel tempo, ma remoto nei suoi valori e nelle sue pratiche e caratterizzato da una netta contrapposizione fra la “grassa” cucina del conte e quella “magra” dei suoi coloni e dei popolani in generale”.

Un volume che rievoca sapori e gusti di un tempo, ma che al contempo toglie il velo della nostalgia da una pagina di “storia sociale” per molti tutt’altro che rosea. “Un ulteriore frammento di memoria – conclude il presidente della Pro Loco di Morgano, Gerardo Gagliardi – che con orgoglio restituiamo alla comunità locale e a tutti i lettori attenti a ciò che resta delle tradizioni alimentare della Marca contadina”.

Disponibile presso la nostra sede.

L’Alto Sile che scompare

L’Alto Sile ha conservato per secoli tracce di un ambiente naturale ricco di acque, di paludi, di boschi, di prati stabili e di un’antropizzazione non distruttiva. Negli ultimi decenni, nonostante la presenza del Parco del Sile, questo patrimonio è stato depauperato e portato a forme di degrado ormai irreversibili. Il testo valorizza i segni che ancora rimangono, ne recupera la documentazione cartografica a partire dal XVI secolo e diventa un invito pressante per la tutela di un territorio straordinario.

Il testo è di Jacopo Renosto che ha svolto il Servizio civile presso la Pro Loco del comune di Morgano nel corso dell’anno 2016-2017.

Disponibile presso la nostra sede.