Parlami di te

Roberta Veneruso ha realizzato il cortometraggio “Parlami di te” come prodotto finale del progetto di servizio civile “Patrimonio immateriale da raccontare” che ha svolto presso la Pro loco nel corso del 2019 2020.

L’opera, attraverso la bellezza delle immagini e il coinvolgimento delle testimonianze, immerge lo spettatore nel nostro territorio, rendendolo partecipe di frammenti della cultura del fiume e della rilevanza storica di luoghi straordinari come la piazza Rotonda di Badoere. Nel gioco delle riprese che mescolano il passato al presente si rende evidente la continuità tra un ambiente e un sistema di vita che ci siamo lasciati alle spalle, probabilmente con soddisfazione, e la necessità di pensare al futuro, ancorandolo a una conoscenza critica e consapevole di ciò che siamo.

Morgano è un territorio di acque attorno dalle quali dipendeva la vita della popolazione. Oggi si impone un ripensamento coraggioso e urgente del nostro rapporto con l’ambiente, che abbiamo distrutto e desertificato. Parlami di te è l’invito che come collettività dovremmo rivolgere a paesaggio nel quale viviamo, maturando un vero atteggiamento di ascolto nei confronti degli appelli che ci sta lanciando.

Copia del DVD disponibile su prenotazione

Digiuno e Astinenza

Il volume restituisce a Morgano la ricerca che Giulia Sartori ha effettuato nell’anno di servizio civile 2018 – 2019, svolto presso la nostra Pro Loco di Morgano. Il progetto portava il titolo di “Le vie dei sapori antichi”.

Giulia ha inteso svolgere il tema Le vie dei sapori antichi declinandolo sul versante della memoria per recuperare non solo le tradizioni alimentari passate, ma soprattutto il vissuto e l’orizzonte culturale della comunità paesana. Le sette interviste che sono state raccolte ripropongono un mondo ancora vivo e pulsante negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale e oggi quasi totalmente scomparso.

Il tempo non era quello lineare e sincopato della nostra quotidianità, ma quello ritmato dalle stagioni e dal calendario liturgico che determinavano una diversa qualità del vivere. Il messaggio che propone ai lettori non è quello di stabilire una gerarchia di valori tra quel modo di essere e l’attuale, ma di acquisire consapevolezza dei significati e dei punti di riferimento su cui poggiavano le esistenze di coloro che ci hanno preceduto.

Disponibile e acquistabile presso
La nostra sede
– Edicola “Il Centro” – Via Roma, 2, Morgano

La filanda Colombo di Badoere

Una raccolta di memorie – del signor Mario Colombo, delle filandere e del sindacalista Lorenzo Cadamuro – assieme a una attenta ricostruzione storiografica portano alla luce la storia della Filanda Colombo a Badoere, aperta nel 1946 e chiusa pochi anni dopo a causa della crisi che travolse il settore serico italiano. La vicenda di una famiglia di imprenditori comaschi, i Colombo, è inserita nel quadro della realtà sociale ed economica di un paese di campagna nel quale faticavano a emergere attività manifatturiere, data la presenza di grandi proprietà agrarie condotte ad affitto o a mezzadria.

Il volume, a cura di Giulia Squizzato, è frutto del progetto di Servizio civile svolto nella Pro Loco del comune di Morgano, nell’anno 2016-2017.

Disponibile presso la nostra sede.

Itinerari ecoturistici dell’Alto Sile

Partendo dalla Rotonda di Badoere e usufruendo del servizio di noleggio di biciclette della Pro Loco, è possibile godere di due itinerari proposti da questa guida. Il primo raggiunge l’area delle sorgenti del Sile; il secondo i mulini e le chiese fino a Quinto di Treviso. Informazioni precise e essenziali sui luoghi e gli ambienti e una significativa raccolta di immagini della flora e della fauna rendono questa esperienza unica. Il consiglio è di frequentare questi percorsi nelle varie stagioni dell’anno per gustarne appieno il valore.

Gli Itinerari sono a cura di Maria Grazia Righetto che ha prestato Servizio civile in Pro loco nell’anno 2006.

Disponibile presso la nostra sede

La Rotonda di Badoere – guida storica

Essenziale, documentato e ricco di immagini significative, il volumetto racconta come questo spazio sia sorto nel XVII secolo per essere luogo di mercato. L’edificio originario più antico è la chiesa di Sant’Antonio del 1645, voluta da Giovanni Badoer, mentre la fabbrica “nobile” di ponente si deve al figlio Angelo. L’ala a est è frutto della ricucitura di preesistenti costruzioni. Ancora sconosciuto il nome del progettista del manufatto. Sempre sul lato ovest, a circa trecento metri, sorgeva villa Badoer, poi Basadonna e Marcello, incendiata nel 1920 dai contadini delle Leghe bianche.

La guida storica alla Rotonda di Badoere è a cura di Carla Ferro che ha prestato Servizio civile in Pro loco nell’anno 2005.

Disponibile presso la nostra sede.